XXX domenica del Tempo ordinario

Sintesi liturgica

XXX domenica del Tempo ordinario.

Il Signore che è giudice, non ha preferenza di persone ed è imparziale. Ascolta la preghiera dell’oppresso e non trascura la supplica dell’orfano e della vedova. La preghiera del povero come quella di chi è generoso, fora le nubi ed arriva al cielo. Perché questo avvenga non bisogna essere presuntuosi e non disprezzare alcuno. Una risposta concreta viene dalla parabola evangelica del fariseo e del pubblicano. Il loro atteggiamento e la modalità della loro preghiera, fa la vera differenza: l’umiltà e la compunzione dinanzi all’evidenza del proprio peccato produce la giustificazione, il perdono e l’esaltazione. Al contrario la stupida superbia non ottiene nulla. Alla fine della vita, la buona battaglia combattuta, la corsa portata a termine, la fede conservata e vissuta, apre alla meritata corona di giustizia che il Signore consegnerà. P. Angelo Sardone