VI domenica T.O.

VI domenica T.O. “Maledetto l’uomo! Benedetto l’uomo!” In queste contrastanti espressioni si inquadra quasi uno sfogo di Dio. La differenza sta tutta in chi l’uomo confida. Chi pone la fiducia nell’uomo è destinato alla steppa e al deserto. Chi confida in Dio è come un albero rigoglioso che cresce lungo corsi d’acqua e porta molto frutto. La risurrezione di Cristo dai morti è un dato di fede che oltrepassa il tempo in questa vita e dà la certezza del superamento del peccato. Il discorso della montagna secondo la redazione di S. Luca, per quattro volte contrappone l’espressione “beati” al terribile “guai”. Le beatitudini si riferiscono all’uomo povero, affamato, dolente, odiato e respinto. Il “guai” invece a chi è ricco, sazio, spensierato ed osannato. Si tratta di un livello duplice: il terreno e quello escatologico. Nella logica di questi elementi si gioca l’identità, la vita e l’impegno del cristiano nel mondo. P. Angelo Sardone