La semina del mattino 618. «Egli sarà Dio per te, solo se tu camminerai per le sue vie e osserverai le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e ascolterai la sua voce»

La semina del mattino
618. «Egli sarà Dio per te, solo se tu camminerai per le sue vie e osserverai le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e ascolterai la sua voce» (Dt 26,17).

I tre grandi discorsi di Mosé che fanno da base all’intero libro del Deuteronomio, si concentrano maggiormente sulla fedele trasmissione della Parola di Dio che esige dal popolo piena adesione alla sua volontà ed osservanza fedele delle sue leggi. Esse vanno praticate nella pienezza e totalità dell’essere: cuore, anima e vita. Proprio a questo adempimento, camminare per le sue vie ed osservare ogni suo comando, è legato il senso dell’identità di Dio e della sua efficace presenza in mezzo al popolo. Jahwé ha scelto Israele come suo popolo particolare e lo ha consacrato, cioè lo ha fatto votare completamente al suo culto facendogli avvertire il senso forte e responsabile dell’appartenenza a Lui, rivestendolo di gloria, rinomanza e splendore, superiori a qualsiasi altra nazione. Tutto questo ha significato ed effetto solo se il popolo è disposto ad osservare le sue leggi ed ascoltare la sua voce. Il tratto sacro delle divine ingiunzioni potrebbe sembrare oppressivo. L’amore vero non è mai oppressivo ma proprio perché è esigente per sua natura, supera l’iniziale incomprensione dinanzi ad un bisogno così sacro ed inviolabile. Nella vita di ogni giorno, se non si è disposti ad ascoltare la voce di Dio, a camminare per le sue vie e nei suoi sentieri, difficilmente ci si potrà sentire parte integrante di un popolo santo che ha Dio come origine e la santità come fine. P. Angelo Sardone.