975. «Se il malvagio si allontana da tutti i peccati che ha commesso e osserva tutte le mie leggi, egli vivrà, non morirà»

975. «Se il malvagio si allontana da tutti i peccati che ha commesso e osserva tutte le mie leggi, egli vivrà, non morirà» (Ez 18,21).

La logica di Dio è una logica di misericordia e di perdono. Egli infatti non gode della morte del peccatore ma che si converta e si salvi. Il ritornello è continuo nell’intera Sacra Scrittura insieme con il criterio di giustizia. Queste realtà si comprendono a pieno solo dopo aver fatto concretamente esperienza del perdono accordato a seguito del pentimento vero e sincero. L’itinerario settimanale della Quaresima induce, soprattutto il venerdì, a prendere più coscienza dell’amore di Dio manifestato col suo perdono anche negli atti di penitenza: il digiuno, la preghiera, il pio esercizio della Via Crucis. In essa si rinnova spiritualmente il cammino fatto da Gesù verso il monte della crocifissione e si sintetizzano alcune devozioni sorte fin dal Medioevo con il pellegrinaggio nella Terra Santa, la visita ai luoghi della Passione del Signore; la devozione alle “cadute di Cristo” sotto la croce, al “cammino doloroso”, andando in processione da una chiesa all’altra ricordando il percorso di Gesù nella Passione; la devozione alle “stazioni di Cristo”, i momenti di sosta di Gesù costretto dai carnefici o stremato dalla fatica; il dialogo silenzioso con gli uomini e le donne che assistono alla sua Passione e lo seguono con dolore e viva partecipazione. Guardando l’innocente condannato si finisce per ammettere le proprie colpe, allontanarsi dal peccato ed osservare la legge del Signore. Il rito evocativo della Via della Croce diviene l’evocazione della propria esistenza di peccato che può trasformarsi in vita di grazia. P. Angelo Sardone