955. «Porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno»

La semina del mattino

955. «Porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno» (Gen 3,15).

La storia del primo peccato detto «originale» perché si consumò alle origini della vita dell’uomo sulla terra, sì realizza nel paradiso dell’Eden dove Adamo insieme con sua moglie Eva vivevano con l’assoluto dominio sulle cose e sugli animali. Il Signore aveva concesso all’uomo il potere di dominare le cose dando a ciascuno il nome e concesso la libertà di usufruire della grandezza e bellezza del giardino fuorché dell’albero della conoscenza del bene e del male. La disobbedienza, giustificata dalla debolezza della donna che aveva indotto l’uomo a mangiare del frutto proibito, viene condannata da Dio prima che con la cacciata dal giardino, con una serie di distinte invettive rivolte al serpente, alla donna ed all’uomo. Al culmine di tutto vi è il primo annunzio del Vangelo: «il seme di una donna», cioè il frutto del suo grembo, schiaccerà la testa altera del serpente. La grandezza di Maria, la donna preconizzata nella Genesi, si pone accanto a quella di Gesù, l’unico in grado di schiacciare la testa del maligno, egli nato dalla vergine di Nazaret. L’11 febbraio del 1858 cominciarono a Lourdes fino al 16 luglio successivo con una periodica sistematicità, le apparizioni della Madonna a S. Bernardetta Soubirous. Culmineranno nella sua straordinaria affermazione: «Io sono l’Immacolata concezione». La disponibilità di una donna, una creatura umana, la madre del Messia, ha reso possibile l’evento della nascita in terra di Dio fatto uomo in Cristo che vincerà il male. Oggi si celebra la giornata mondiale del malato. Il Santuario di Lourdes è una «profezia, una lezione affidata alla Chiesa nel cuore della modernità: ciascuno è prezioso e nessuno è da scartare» (Papa Francesco). P. Angelo Sardone