933. «Gesù ha avuto un ministero tanto più eccellente quanto migliore è l’alleanza di cui è mediatore, perché è fondata su migliori promesse»

La semina del mattino
933. «Gesù ha avuto un ministero tanto più eccellente quanto migliore è l’alleanza di cui è mediatore, perché è fondata su migliori promesse» (Eb 8,6).

Seguitando con l’uso di citazioni efficaci del Vecchio Testamento, a suffragio della sua tesi, il grande sacerdote di Gerusalemme, discepolo degli Apostoli, definisce «eccellente» il ministero di Gesù, comparato all’alleanza, più particolarmente quella riportata da Geremia. Il grande profeta riferiva di un’alleanza nuova di Dio con il popolo di Israele, che consiste nel porre la sua legge nella loro mente ed imprimerla nei loro cuori, per manifestare la sua entità divina e l’appartenenza del popolo stesso. I connotati essenziali di quell’alleanza erano la conoscenza di Dio, la sua misericordia ed il suo perdono. L’alleanza antica è destinata a scomparire, la nuova è eterna e spirituale. L’alleanza nuova è stata stabilita nel sacrificio di Cristo sulla croce: non consiste più in qualcosa di scritto, ma sul dono dello Spirito. Gesù Cristo è divenuto sacerdote per vocazione e rivestendo la natura umana è stato in un certo senso abilitato ad offrire se stesso, il suo corpo come vittima di espiazione dei peccati. L’unico sacrificio e l’unica oblazione sono stati compiuti una volta per sempre: Cristo è giunto alla pienezza del suo sacerdozio, diventando capo della nostra salvezza, mediatore dell’alleanza nuova, migliore della prima. Che grande dignità il nostro sacerdozio comune per via del battesimo, ed il mio, ministeriale, rapportato a quello sommo di Cristo, di cui è realmente partecipe. P. Angelo Sardone