881. «La conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare»

881. «La conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare» (Is 11,9).

Il Messia è discendente di Davide. Nell’immagine poetica del virgulto e del germoglio sono evidenziati il tronco e le radici, la solidità del casato di Iesse, il betlemita e le origini vitali. Il predestinato sarà riempito dello stesso spirito dei profeti, nella sua settiforme manifestazione e farà regnare la giustizia che è un riflesso della santità di Dio. Il suo compito sarà molteplice: giudizio documentato ed equo, terrà a bada il violento con la potenza delle sue labbra; giustizia e fedeltà saranno fascia e cintura dei suoi fianchi. Il tempo messianico sarà contrassegnato da una pace straordinaria, quasi quella paradisiaca e dalla ripresa dell’armonia tra l’uomo e la natura, il creato, il regno animale. Tutto sarà felicemente interessato dalla presenza e dall’azione del Messia che avrà in eredità le virtù dei suoi antenati: soprattutto la saggezza di Salomone, le capacità amministrative di Davide, la conoscenza ed il timore di Dio. Proprio a causa di ciò le genti vivranno nella pace e non saccheggeranno, sopraffatte dalla conoscenza del Signore che inonderà tutta la terra. Queste bellissime immagini che attingono dalla storia passata sono valide per tutti i tempi, dal momento che ogni era presente e futura, può essere un’era messianica. Dio fa la sua parte, spinto dal grande amore per le sue creature abbondantemente manifestato attraverso il dono del suo Figlio nella carne. Tocca all’uomo collaborare per realizzare un mondo di pace che prepari, secondo la rivelazione apocalittica, la venuta definitiva preceduta però da calamità e funesti stravolgimenti. P. Angelo Sardone