829. «Quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Tutti voi siete uno in Cristo Gesù»

La semina del mattino

829. «Quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Tutti voi siete uno in Cristo Gesù» (Gal 3,27-28).

La predicazione di S. Paolo in maniera incessante era volta all’annuncio della conversione ed alla purificazione battesimale con relativa incorporazione a Cristo. Uno dei temi portanti dell’intero suo ministero è il Battesimo. I toni sono alti e fortemente cristologici e cristocentrici e si ricollegano sempre alla fede. Propedeutica ad essa e quasi un pedagogo è stata per il popolo d’Israele la Legge, in attesa che fosse rivelata la fede che dà la garanzia di essere figli di Dio in Gesù Cristo. Il Battesimo, poi, oltre inserire in Cristo, riveste di Cristo e fa partecipare alla sua grazia ed alla vita della Chiesa. E’ il fondamento dell’intera vita cristiana, la porta di ingresso nella vita nello Spirito ed agli altri Sacramenti. Appare sempre legato alla fede. «Credere ed essere battezzato»: è il motivo dominante della prima predicazione apostolica, unito all’inserimento vivo nella vita della Chiesa e nell’unità del popolo santo di Dio. Questo Sacramento necessita soprattutto oggi di una nuova e più profonda evangelizzazione e formazione, dal momento che sta diventando di moda lo «sbattezzo», la richiesta cioè da parte di alcuni di essere cancellati dal registro di Battesimo per poter godere una libertà negata loro nella prima scelta. Il Catechismo della Chiesa Cattolica e la ferrata teologia insegnano che questo sacramento contiene il carattere, cioè il segno indelebile che non può essere cancellato. Rimane comunque valida ed accattivante la testimonianza che si offre con la propria vita cristiana, dal momento che la fede si trasmette non col proselitismo, ma con la sua forza attrattiva. Occorre nutrire una speciale gratitudine a coloro attraverso i quali è giunto il dono della fede: i genitori, membri della famiglia, i nonni, i sacerdoti, catechisti, altri maestri o amici. P. Angelo Sardone