695. «Paolo si fermò un anno e mezzo e insegnava fra loro la Parola di Dio»

La semina del mattino
695. «Paolo si fermò un anno e mezzo e insegnava fra loro la Parola di Dio» (At 18,11).

Uno dei punti nevralgici per l’evangelizzazione dell’Europa fu la città di Corinto in Grecia. Qui Paolo si fermò un anno e mezzo e realizzò una predicazione basilare e sistematica in mezzo ad uno popolo ed un ambiente non facili. La città cosmopolita dominata da diverse correnti filosofiche e molto libera nei costumi, non si prestava facilmente all’ascolto di verità a volte scomode, derivanti dalla vita e dall’opera di Gesù Cristo che era anche risorto dai morti. Lo scoraggiamento poteva essere a portata di mano, ma lo Spirito che guidava i passi dell’evangelizzazione come agente fondamentale, aveva rassicurato Paolo esortandolo a non avere paura e a non tacere perché non era solo. Non gli sarebbe stato fatto alcun male perché il Signore era con lui e c’era un popolo numeroso che aveva intrapreso il cammino cristiano. La più chiara dimostrazione sarà data dall’attenzione e dalla cura che Paolo metterà non solo nell’evangelizzazione di presenza, ma anche con le sue celebri lettere. Il progetto pastorale della predicazione esige programmazione e presenza continua, senza scoraggiamenti dinanzi a difficoltà che talora possono sembrare insormontabili e derivanti da preconcetti, invidie ed ostacoli diabolici. La nuova evangelizzazione esige oggi dedizione ed intelligente attenzione ai bisogni, senza limitarsi ad un annunzio facile da ascoltare, accattivante per la sua leggerezza simile però alla rugiada mattutina che presto svanisce. Esige una serietà di intenti e di comunicazione che eviti il radicalismo ma presenti con chiarezza l’essenza di una fede che può cambiare la vita. P. Angelo Sardone