679. «Inviati dallo Spirito Santo cominciarono ad annunciare la Parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei»

La semina del mattino
679. «Inviati dallo Spirito Santo cominciarono ad annunciare la Parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei» (At 13,5).

Terminata la lunga missione di evangelizzazione ad Antiochia, la comunità locale dei responsabili, profeti e dottori, su precisa indicazione dello Spirito Santo che aveva chiesto di mettere da parte Barnaba e Paolo per l’opera cui erano destinati dall’Alto, imposero loro le mani e li lasciarono partire. I primi passi della nuova azione missionaria, hanno un’origine divina e sono stabiliti e determinati dalla terza persona della SS.ma Trinità che diviene l’agente fondamentale. Dal porto di Seleucia a 25 km da Antiochia salpano per l’isola di Cipro, centro commerciale del Mediterraneo dove era già cominciata l’evangelizzazione dei Giudei già dopo la morte di Stefano. Lo stile adottato dai due missionari, è quello di incominciare dalle sinagoghe dei Giudei. Solamente dopo il loro rifiuto, ci si dirigerà verso i pagani. Sarà questo il compito specifico di Paolo. Da adesso in poi il testo lucano sostituirà definitivamente il nome Saulo con quello romano di Paolo che egli stesso userà sempre nelle sue lettere e che significa “piccolo”. Al dire degli studiosi ciò può essere stato determinato per «adeguarsi meglio all’ambiente culturale non giudaico» (R. Penna). Nato a Tarso in Cilicia (l’odierna Turchia), Paolo andò a Gerusalemme per affinare la sua formazione nell’Ebraismo alla scuola del rabbino Gamaliele; studiò in maniera approfondita la Scrittura e la Torah ed apprese il lavoro di fabbricatore di tende o coperte da campo. Diventerà l’apostolo missionario per eccellenza per dottrina, intraprendenza, coraggiosa ed invitta testimonianza. P. Angelo Sardone