622. «Prestami ascolto, Signore. Ricòrdati quando mi presentavo a te, per parlare in loro favore»

La semina del mattino
622. «Prestami ascolto, Signore. Ricòrdati quando mi presentavo a te, per parlare in loro favore» (Ger 18,19-20).

La vicenda umana del profeta Geremia è fortemente contrassegnata da difficoltà relazionali e di comprensione con i suoi conterranei. La fermezza della Parola di Dio tante volte contrasta col modo di vedere e di agire degli Ebrei ed il malcapitato profeta è oggetto di sberleffi, risentimenti, trame continue, insidie tese dai suoi nemici. Avvilito ed abbattuto più volte palesa il suo scoraggiamento. Nelle confessioni riportate al cap. 20 del suo libro mentre presenta queste sue difficoltà, afferma chiaramente che non può fare a meno di parlare perché il fuoco della Parola insito nelle sue ossa non gli permette di desistere. Anzi al contrario si rivolge al Signore chiedendogli di essere ascoltato, come anche di ascoltare la voce di chi è in lite con lui. Nonostante tutto però continua a parlare a Dio in favore del popolo nel tentativo di stornare l’ira divina. Molti cristiani appartenenti a diverse estrazioni sociali ed ecclesiali spesso si trovano nelle medesime condizioni. Anche i Santi. Ma poi la forza della fede e la costanza nell’impegno cristiano li distolgono. Oggi ricordiamo l’anniversario dell’ordinazione sacerdotale di S. Annibale M. Di Francia avvenuta a Messina il 16 marzo 1878 nella venerabile chiesa di S. Maria dello Spirito Santo insieme con altri tre diaconi. Gli conferì il sacerdozio l’arcivescovo, il servo di Dio cardinale Giuseppe Guarino che gli voleva tanto bene e che gli permise poi di dedicarsi alla cura e salvezza dei piccoli e dei poveri del Quartiere Avignone a Messina. Il suo sacerdozio è fonte ispiratore e luce del mio sacerdozio. P. Angelo Sardone