619. «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle: Tale sarà la tua discendenza»

La semina del mattino
619. «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle: Tale sarà la tua discendenza» (Gen 15,5).

La storia della salvezza ha in Abramo una figura di grande rilievo. Scelto da Dio con amore di predilezione, lascia il suo paese e la sua gente e da Ur dei Caldei, va nella terra di Canaan secondo il comando del Signore. Il suo rapporto con Dio è di estrema confidenza e nello stesso tempo di assoluta obbedienza. Rapportandosi alle consuetudini ed ai modi umani, Dio stringe con lui un’alleanza, la prima con un uomo, dopo quella con l’umanità a seguito del diluvio. Seguirà l’alleanza con Mosè sul monte Sinai, che diventerà nuova ed eterna in Cristo nel mistero della sua morte. Nella storia dei popoli l’alleanza e tutto quello che ruota attorno ad essa era un importante elemento sociale e politico. Con essa si stabilivano rapporti tra re, tra popoli, tra singole persone, tra una persona ed un gruppo. Nella lingua accadica era chiamata “Beritu” cioè catena. Si esprimeva così un vincolo forte che impegnava i contraenti alla reciproca collaborazione ed all’osservanza fedele del patto. Con Abramo, Dio segue le categorie umane invitandolo a manifestare anche con le cose materiali il gesto e gli impegni sacri nel rapporto con Lui. La Genesi descrive gli elementi e le modalità del patto: gli animali squartati in due e le parti collocate l’una di fronte all’altra per permettere il passaggio dei contraenti lanciando imprecazioni contro i trasgressori. Abramo viene preso da una paura terribile e da un’oscurità di mente e di cuore. Lo tranquillizza il Signore. Dinanzi a qualsiasi forma di impegno col Signore, spesso si è turbati per la paura di una sorta di incapacità ad essere fedeli. Il Signore rasserena sempre e dota di forza per fidarsi di Lui ed adempiere il suo volere. P. Angelo Sardone