478. «Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi»

_La semina del mattino_

*478. «Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi» (Rm 8,9).*

L’attenta disamina di Paolo nel superamento della contrapposizione tra il bene ed il male, il peccato e la grazia, la carne e lo spirito, gli consente di descrivere ai Romani in che cosa consiste la vita del credente nello Spirito. Attraverso il Battesimo, infatti, *viene donata al cristiano una vita nuova* per la quale, morto al peccato ed alle opere della carne, _*è una creatura nuova generata per la giustizia e la santità della vita*_. Se il signore della vita è la *carne*, la passione, la sfrenata lussuria, l’uomo è sua vittima ed agisce secondo le esigenze della carne. Ma se signore è lo *Spirito*, l’uomo si muoverà nella sua direzione. La carne ed i suoi derivati nell’ordine spirituale e morale, ha certamente desideri di bene, ma essendo debole _non riesce ad attuarli_, anzi, talora li manifesta ed attua contrari allo Spirito. L’aiuto per equilibrare questa situazione e superare la cocente contraddizione, Dio l’offre venendo in aiuto alla debolezza dell’uomo e donandogli lo *Spirito Santo*. La rinascita nello Spirito che è lo Spirito di Cristo e Dio stesso, è avvenuta nel Battesimo: per questo _Egli abita in noi e ci rende creature nuove_. La signoria, ossia il dominio dello Spirito non schiaccia ma solleva, non vincola ma libera, fa comprendere che «_siamo qualcosa e non tutto_» (Edith Stein). È speranza e certezza di essere incamminati verso il cielo, svincolati da tutto ciò che forza ed abbarbica al finito e ci fa esistere, vivere e muovere in Dio, pur calcando le zolle e le strade della terra. _P. Angelo Sardone_