472. «Voi non sapete quello che chiedete»

_La semina del mattino_

*472. «Voi non sapete quello che chiedete» (Mc 10,38).*

Il Vangelo di Marco riporta una variante dagli altri Sinottici in riferimento alla pretesa e richiesta da parte dei figli di Zebedeo, *Giovanni e Giacomo*, di sedere nella gloria alla destra e sinistra di Gesù nel suo Regno. Mente gli altri due Vangeli mettono tale richiesta sulla bocca della loro madre, Marco riferisce che _furono gli stessi due fratelli ad avanzare tale richiesta determinando lo sconcerto e lo sdegno degli altri dieci apostoli_. Fa parte della natura umana la ricerca di ricompensa e di grande attenzione anche sul piccolo operato. Gesù risponde prontamente *rimproverandoli di non sapere quello che stanno chiedendo*. Dinanzi alla loro disponibilità a bere il sangue nella sua prossima Passione, chiude il discorso dicendo che non appartiene a Lui concedere loro questo dono ma al Padre che lo ha preparato. È del tutto comprensibile la reazione degli altri Apostoli che pure sono alla sequela di Cristo e che si sentono come _*scavalcati da questi due impertinenti*_. Anche nella vita pratica ed ordinaria dei cristiani può ripetersi la stessa esperienza, la pretesa cioè di salvezza e di esaltazione nella gloria anche in terra solo perché si sta seguendo Gesù a volte anche fuori di un contesto di accettazione del mistero della sofferenza. La salvezza e la gloria del Regno *sono riservati a coloro che seguono Gesù con generosità*, fiducia ed abbandono ed accolgono da Lui le indicazioni evangeliche di purificazione e di serio e costante impegno nella vita familiare, sociale ed ecclesiale. _P. Angelo Sardone_