458. «L’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie: i due saranno un’unica carne»

_La semina del mattino_

*458. «L’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie: i due saranno un’unica carne» (Gen 2,24).*

Dopo averlo creato ed avergli dato il preciso comando di non mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male, *Dio pose l’uomo nel giardino dell’Eden*, il paradiso terrestre. Perché non rimanesse solo volle fargli un aiuto che gli corrispondesse. Creò quindi tutti gli animali selvaggi e domestici, del cielo, della terra e del mare, ma non trovò aiuto alcuno che corrispondesse all’uomo. Fece così scendere un torpore su di lui che si addormentò, _*gli levò una costola e con essa formò la donna ponendola al suo fianco*_. L’uomo la riconobbe parte integrante _dalla sua carne e dalle sue ossa_. Il mistero della creazione dell’uomo e della donna, la coppia umana, trovò compimento con *l’istituzione del matrimonio*. In virtù di esso il vincolo che unisce l’uomo e la donna e li fa diventare una carne sola è il segno e la riproduzione di quel legame che unisce Cristo, Figlio di Dio, alla carne umana da lui assunta, il Cristo capo alla Chiesa suo corpo e sua sposa. *Dio rimane la sorgente inesauribile della loro unione e del loro amore*. _Il matrimonio non è effetto del caso o prodotto dell’evoluzione di inconsce forze naturali: sapientemente istituito da Dio creatore realizza nell’umanità il suo disegno di amore_ (HV, 8). Dio ha costituito il matrimonio *principio e fondamento della società umana*. L’intimità corporale dei coniugi è segno e pegno della comunione spirituale: mediante la loro unione si realizza il duplice fine del matrimonio, il bene degli sposi e la trasmissione della vita. Che grande mistero! _P. Angelo Sardone_