442. «Questo devi insegnare e raccomandare. Se qualcuno insegna diversamente è accecato dall’orgoglio»

La semina del mattino
442. «Questo devi insegnare e raccomandare. Se qualcuno insegna diversamente è accecato dall’orgoglio» (1Tim 6,2-3).

La conclusione della istruzione pastorale a Timoteo è caratterizzata da alcune indicazioni molto forti contro falsi dottori alimentati da cupidigia e superbia. Pur non conoscendo nulla essi si nascondono dietro cavilli e sterili battaglie che confondono solamente ed ingenerano lotte e contese tra i credenti. Hanno la mente deviata ed hanno preso la religione come pretesto per fare soldi, ingannando vistosamente creduloni ed amanti della facile verità. S. Paolo da maestro e padre, rigoroso e sincero, ribadisce al suo beniamino l’assoluta necessità di insegnare e raccomandare con forza i principi ricevuti contro ogni forma di parzialità e facile convenienza. Le sane parole ricevute vengono dal Signore e la pietà e la religione sono un vero guadagno spirituale a condizione però di sapersi contentare di ciò che è indispensabile. Il resto è determinato da un orgoglio accecante che spesso prende chi invece dovrebbe essere segno e modello di sobrietà, giustizia e carità. I criteri annotati sono di attualità sorprendente perché derivano direttamente da una interiore competenza ottenuta da S. Paolo dalle pagine dei libri sapienziali dell’Antico Testamento e comunicati come valori ispirati ed altamente pastorali. Le comunità cristiane di oggi, presbiteri e laici, dovrebbero più spesso cimentarsi con questi confronti per scoprire quanto ancora c’è da mettere in pratica per un deciso ordine pastorale e quanto, purtroppo, c’è ancora da epurare. P. Angelo Sardone