419. «Come fa un padre verso i propri figli, vi abbiamo incoraggiato e scongiurato di comportarvi in maniera degna di Dio»

_La semina del mattino_

*419. «Come fa un padre verso i propri figli, vi abbiamo incoraggiato e scongiurato di comportarvi in maniera degna di Dio» (1Tes 2,11-12).*

Il tono affettuoso e paterno di Paolo nei confronti dei nuovi cristiani di Tessalonica, è ricco di profonda umanità e verità derivanti dall’esperienza giornaliera che l’Apostolo ha fatto in mezzo a loro, amando e sentendosi riamato. L’annuncio del Vangelo pur essendo avvenuto tra tante lotte, è stato caratterizzato non da torbidi motivi o frode, non da cupidigia alcuna, ma solo ed esclusivamente da *una amorevolezza materna e da affetto vero fino al punto di desiderare di dare la vita per loro*. Il contenuto più espressivo è delineato dall’incoraggiamento ad andare avanti e dall’insistenza ad un comportamento degno della dignità di figli di Dio e di fedeli osservanti del Vangelo. L’esempio dell’Apostolo _*è la migliore scuola di vita*_: la fatica ed il travaglio diuturno per non essere di peso ad alcuno e lo zelo nell’annunzio della Parola che salva. Quanto è bello e significativo per ogni missionario, soprattutto sacerdote, _poter esprimere nel proprio ministero il tatto paterno ed il tocco profondo del suo amore_, interessato unicamente al bene dei fratelli. E quanto è anche bello che i fedeli comprendano questa verità ed in cambio gli manifestino un *amore altrettanto disinteressato fatto non di moine occasionali*, opportuniste ed egoistiche, ma di gesti concreti, discreti, intelligenti ed opportune manifestazioni di affetto! Quante volte dobbiamo assistere, sacerdoti e laici, _a puerili ed immaturi scimmiottamenti da parte degli uni e degli altri!_ Ci sono davanti le esigenze vere e sempre attuali del Vangelo di Cristo. _P. Angelo Sardone_