37. «Mi metterò di sentinella, in piedi sulla fortezza a spiare» (Ab 2,1)

_La semina del mattino_
*37. «Mi metterò di sentinella, in piedi sulla fortezza a spiare» (Ab 2,1).*
La sentinella è addetta alla custodia e protezione di persone e cose; sta al posto di guardia, in alto, veglia armato, avverte in caso di pericolo e interviene prontamente. Ha gli occhi sempre aperti sull’orizzonte per scrutare in lontananza e scorgere anche i più piccoli segni di pericolo o di movimento sospetto. _Non lascia la sua postazione per poter in ogni momento dare l’allarme_. Se non spia, se non dà i segnali, possono verificarsi situazioni incresciose e dolorose. *S. Domenico di Guzman* (1170-1221), fondatore dell’Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani), _privilegiato della grazia_, è stato per la Chiesa un’autentica sentinella, secondo la parola profetica: «_Ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia_» (Ez 3,17). La predicazione itinerante, lo studio approfondito della Scrittura, la mendicità e le osservanze monastiche, sono i capisaldi della sua vita ed innovata azione pastorale. Dante lo paragona ad un _agricoltore scelto da Gesù Cristo come aiutante nel suo orto_ (Paradiso XII, 70-72). In genere inalterabile e parco di parole, gioioso, composto e gioviale, quando apriva la bocca era «_*o per parlare con Dio nella preghiera o per parlare di Dio*_». L’esito del suo tenore di vita induce ad imitarne la fede, la costanza nell’impegno, la fedeltà al compito ricevuto, come avvenuto per una _schiera di Santi e Sante_ formati alla sua scuola. _P. Angelo Sardone_