278. «Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso»

La semina del mattino
278. «Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso» (At 2,36).

Il titolo proprio di Gesù risorto è «Kyrios», cioè «Signore». Esso risente delle influenze della lingua greca adoperata nella redazione dei testi del Nuovo Testamento. Lo afferma con decisione l’Apostolo Pietro il giorno di Pentecoste, nelle cosiddette catechesi pasquali. Paolo lo usa 163 volte nelle sue lettere e lo integra nella sua Cristologia. Nato nella primitiva comunità cristiana, il nome Signore, indica l’esaltazione di Gesù nel mistero della sua risurrezione nel quale Dio Padre gli ha dato il potere di esercitare la pienezza dei suoi poteri di Messia e di Signore universale con una potenza sovrana, che nel vecchio Testamento era prerogativa esclusiva divina. Dio infatti ha esaltato, cioè risuscitato Gesù perché si è umiliato e si è sottoposto alla morte infamante di croce. Per questo la missione apostolica è annunciare ovunque che “Gesù è il Signore a gloria di Dio Padre”. I cristiani sono asserviti a Lui e devono eseguire i suoi ordini. L’espressione e l’azione della vita del cristiano è “essere nel Signore”, in un unico spirito con Gesù, elevato al di sopra della comune umanità. Egli è stato costituito anche «Cristo», cioè unto. Attraverso la sua passione è divenuto il Cristo, un nome adorato, Signore dei vivi e dei morti. Il frutto dell’opera di salvezza di Cristo è la nuova vita che si realizza mediante l’appartenenza alla Chiesa che incorpora a Cristo, come creature nuove. È questo, in pratica, il senso vero della Pasqua, il passaggio dallo stato antico di creatura segnata dal peccato in una generazione perversa, ad uno nuovo segnato dalla grazia della risurrezione. P. Angelo Sardone