17. «Lasciate che il grano e la zizzania crescano insieme fino alla mietitura» (Mt 13, 30)

_La semina del mattino_
*17. «Lasciate che il grano e la zizzania crescano insieme fino alla mietitura» (Mt 13, 30)*.
Il terreno accoglie qualunque cosa in esso viene seminato e mette a disposizione il suo calore e l’umidità necessaria perchè si sviluppi. Dall’alto ci pensa il sole, la pioggia, il vento. Il seme ha bisogno del _tempo necessario e del corso della stagione_ perché cresca lo stelo e porti frutto. Quando si scopre che accanto al grano è stata seminata la *zizzania*, opera fatta di notte certamente da un nemico, qualsiasi intervento per la separazione è nocivo: il *grano buono* rischia di essere *strappato* insieme con l’erba cattiva che sembra più _tenace, invadente_, assorbe linfa, sottraendola al grano che rimane come *soffocato*. Bisogna attendere la mietitura. L’omonima parabola evangelica racconta la pazienza di Dio che frena l’interventismo sollecito dei seminatori, per _non pregiudicare la raccolta del grano_. Il padrone del campo, Dio, sa che è stato il *Maligno* a seminare la zizzania. Sa che comunque potranno crescere insieme: *_la separazione ci sarà alla raccolta_*. La vita dell’uomo sulla terra è riflessa in una parabola analoga: i _figli del Regno_ (il seme buono) convivono con i _figli del Maligno_ (la zizzania). Si cresce insieme sino alla fine del mondo. I buoni producono ed operano il bene; i cattivi producono ed operano il male. Alla raccolta le destinazioni diverse attesteranno la differenza qualitativa. Sarà riservato il premio nei granai del cielo per coloro che hanno vissuto in conformità ai voleri di Dio e gli sono stati fedeli; il fuoco divorante sarà per gli operatori di iniquità e di scandali. Questa non è una favola. _P. Angelo Sardone_