La semina del mattino
1544. «Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo e non me lo volete concedere. È questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio. E anche quelli che guidano i carri non sanno che bestemmiare il nome di mio figlio. Queste sono le due cose che tanto appesantiscono il braccio di mio Figlio».
È questo il cuore del messaggio che la Vergine Maria affidò ai due pastorelli Melania Calvat e Massimino Giraud il 19 settembre 1846 sui monti de la Salette. Mentre nel primo pomeriggio pascolavano le vacche dei rispettivi padroni i due ragazzi, quindicenne la prima ed undicenne il secondo, furono attratti da un globo di luce dal quale apparve una donna seduta su delle pietre e piangente; le lagrime erano talmente vistose che cadevano per terra. Parlò loro in francese e nel loro dialetto, affidando a ciascuno un segreto da rivelare a tempo debito. Cinque anni dopo i due veggenti lo trascrissero e inviarono il testo al papa Pio IX. Nel contempo il vescovo locale, mons. Philibert de Bruillard, a seguito di un’inchiesta diocesana, dichiarava che «l’apparizione ai due pastorelli sulla montagna de La Salette porta in sé tutte le caratteristiche della verità e che i fedeli possono fondatamente crederla indubitabile e vera». Sul luogo dell’apparizione nel 1852 fu avviata la costruzione di una grande chiesa, dichiarata in seguito basilica ed un gruppo di sacerdoti diocesani dediti al servizio del santuario, sotto la guida dello stesso vescovo, diede inizio alla Congregazione dei Missionaires de Notre Dame de La Salette. Alla Madonna fu dato il titolo di «Riconciliatrice dei peccatori». Il messaggio de La Salette è attuale. I segreti sono complementari, pur con le vicende che si svilupparono soprattutto attorno a Melania Calvat, una figura emblematica, tenuta però in grande considerazione da S. Annibale M. Di Francia che l’ebbe a Messina (1897-1898) per ridare vita alla sua Congregazione femminile delle Figlie del Divino Zelo, nella cui Casa di Altamura, dal 1918 volle custodire i suoi resti mortali. In quell’unica apparizione la Madonna concluse: «Figli miei, voi lo farete conoscere a tutto il mio popolo». P. Angelo Sardone