1363. «Il Signore entrò in Gerusalemme. I fanciulli gli andarono incontro con i rami di palma nelle mani».

La semina del mattino

1363. «Il Signore entrò in Gerusalemme. I fanciulli gli andarono incontro con i rami di palma nelle mani».

Con questa antifona d’ingresso si apre la processione e la celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme, inizio della Settimana «santa» per eccellenza, o «della Passione». In essa, considerando gli ultimi giorni della sua vita, viene dispiegato il grande insegnamento della Passione di Cristo e preparata la gioia e la gloria della sua risurrezione. Gli elementi storici, riportati dai racconti evangelici pasquali, si aprono proprio a partire dal fatto che sei giorni prima della solenne festa di Pasqua, il Signore entrò in Gerusalemme come Messia e re di gloria. I fanciulli gli andarono incontro con rami di palma nelle mani, acclamando a gran voce: «Osanna nell’alto dei cieli. Benedetto che viene nel nome del Signore con l’immensa sua misericordia». La pericope del terzo Carme del servo di Jawhé riassume l’evento straordinario della Passione di Gesù e prepara l’epilogo della risurrezione come fondamento stesso della fede. Dotato di una lingua affinata e preparata da discepolo, cioè seguace di Dio, il servo è attento già dal mattino all’ascolto della Parola, con docilità: ciò lo predispone alla tragica ed inusuale flagellazione (S. Brigida parla di 5480 colpi ricevuti!), al disonore ed alla vergogna degli sputi e degli insulti, con la certezza di non restare confuso ma fiducioso in Dio. Il resto lo descrive con dovizia di particolari il racconto storico-teologico della Passione. Si entra così attraverso la porta del mistero nell’evento storico-salvifico del progetto di Dio Padre realizzato dal Figlio Gesù, uomo-Dio. Oggi i fedeli portano a casa le palme o i rami di ulivo benedetti ed adoperati nella celebrazione, per scambiarli magari con parenti ed amici in segno di pace, o anche per conservarli, evitando qualsiasi forma di superstizione. Il segno dei rami benedetti, infatti, non ha funzioni di amuleto o scopo terapeutico-apotropaico per allontanare gli spiriti cattivi e da loro proteggere case e campi, ma di testimonianza della fede in Cristo, nella sua prossima vittoria pasquale. Buona Settimana Santa. P. Angelo Sardone