1192. «Da’ gloria al tuo nome, Signore, fa’ con noi secondo la tua clemenza»

1192. «Da’ gloria al tuo nome, Signore, fa’ con noi secondo la tua clemenza» (Dt 3,43).

La gloria il Signore se la dà da se stesso. E’ bastante per la sua grandezza. Quando nella Scrittura si trovano espressioni di questo genere, esse accompagnano sempre il desiderio quasi di far parte di quella gloria, che si sperimenta essenzialmente nella misericordia che a larghe mani egli riversa tu tutti. Gloria e misericordia si articolano nella vita e nell’opera di S. Bruno di Colonia (1030-1101), un valente professore di filosofia e teologia, ramingo tra la Francia dove avvia a Chartreuse (Certosa) la vita eremitica con altri sei monaci che poi si diranno certosini in un gande monastero, e l’Italia prima di ritirarsi a vita eremitica in Calabria, nella Foresta della Torre nella attuale zona di Vibo Valentia, dove muore proprio come oggi, il 6 ottobre 1101. Contatto con Dio e solitudine sono i parametri della sua vita, tra preghiera, lavoro e silenzio, chiesa e celle dei monaci. Viene ispirato a tanto dalla povertà della Chiesa degli Apostoli cantando le lodi del Signore e lavorando la terra per sostenersi. Ancora oggi è visibile la sua opera collocata nel silenzio e nel distacco assoluto dal mondo nella zona che è denominata Serra S. Bruno. Il modello della sua vita richiama il distacco dai beni della terra con quella rigorosità che è eroicità di virtù e che lungi dal disprezzo, incute tanta ammirazione in una società come la nostra dominata dal frastuono e dal chiasso anche mediatico, che non aiuta a concentrarsi sulle cose essenziali della vita che fanno guardare attraverso la strada terrena al cielo ed alle sue preziosità. P. Angelo Sardone