1166. «Figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia»

La semina del mattino

1166. «Figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia» (Ez 33,1).

Nel gruppo dei cosiddetti profeti maggiori, Ezechiele, soprattutto nella seconda fase del suo ministero dopo la distruzione di Gerusalemme, evidenzia la particolarità del suo ruolo di «sentinella». In verità il compito profetico esige questa attenzione e questo impegno. Essere porta-parole di Dio significa essere un canale attraverso il quale passa la Parola, ma anche interattivo responsabile dinanzi alle situazioni ed alle persone. Dio lo vuole non cieco esecutore della sua Parola ma anche intelligente portatore della stessa attraverso le categorie umane della vigilanza, dell’attenzione, dell’osservazione, dell’intervento. Il compito proprio della sentinella è quello di stare sveglio, attento, dare un segnale perché si sia pronti ad intervenire. Ciò non fa riferimento soltanto a situazioni belliche o ambientali, ma anche al dato della salvezza e del comportamento morale. Il caso di questo profeta è legato in maniera specifica al suo interessamento verso il malvagio, colui che, secondo l’etimologia del termine, compie il male. La sua responsabilità è grande e proporzionata all’intervento che compie o meno, in maniera indipendente dalla scelta che il malvagio fa della sua vita, cosa che rimane appannaggio suo personale e rispecchia la libertà con la quale si fa arbitro del proprio destino di vita. Il Signore comanda dunque di mettere in guardia e di avvertire il malvagio. Se egli cambia vita il beneficio dell’ascolto positivo o la responsabilità di non desistere dalla condotta cattiva, ridonderà su entrambi: lui stesso ed il profeta che lo ha messo in guardia. Ma se il profeta non parla per qualsiasi motivo, la responsabilità sarà tutta sua. Sono parole terribili che devono risuonare nella mente e nella vita del ministro di Dio chiamato per vocazione ad essere sentinella del popolo di Dio. P. Angelo Sardone