1158. «Vi esortiamo a fare tutto il possibile per vivere in pace, occuparvi delle vostre cose e lavorare con le vostre mani»

La semina del mattino

1158. «Vi esortiamo a fare tutto il possibile per vivere in pace, occuparvi delle vostre cose e lavorare con le vostre mani» (1Ts 4,11).

Le raccomandazioni apostoliche nei confronti dei primi cristiani, sono indirizzate alla santità della vita, alla carità ed alle relazioni fraterne basate sull’amore. Tale amore s’impara da Dio e lo si mette in pratica nei confronti di tutti i fratelli senza distinzioni. Anzi in questo amore che deve diventare un punto di onore, si deve crescere sempre di più. S. Paolo lo specifica chiaramente in tre elementi: vivere in pace, occuparsi delle cose proprie, lavorare con le proprie mani. Non sono cose scontate ma punti nevralgici di un corretto modo di vivere la vita e la fede cristiana, ieri come oggi, come sempre. La pace e la tranquillità si costruiscono ogni giorno a partire dal contesto familiare sulla base di norme che derivano dalla natura e da una corretta e sensata educazione. A ciò si aggiunge la moderazione nei rapporti con gli altri senza impicciarsi degli affari altrui, a meno che non sia la carità e lo scopo di un aiuto concreto. Oggi i mezzi di comunicazione sociale permettono anche a chi è inesperto di curiosare nelle vite e nelle faccende degli altri, con morbosa ricerca di ciò che soddisfa la «concupiscenza degli occhi e della carne» come la chiama S. Giovanni evangelista (1Gv 2,16), di costruire amicizie virtuali spesso evanescenti, narcisistiche e leggere, se non pericolose, con finalità non sempre limpide per i risultati che producono. Infine il lavoro con le proprie mani che nobilita l’uomo, gli conferisce la giusta dignità e non lo rende parassita di alcuno. Il campo è vasto ed offre molteplici stimoli di riflessione e di esame di coscienza personale, prima che di critiche peregrine ed ideologiche contro chicchessia. P. Angelo Sardone