1146. «Il Signore fece sorgere dei Giudici che li salvavano dalle mani di quelli che li depredavano»

1146. «Il Signore fece sorgere dei Giudici che li salvavano dalle mani di quelli che li depredavano» (Gdc 2,16).

L’insediamento del popolo d’Israele nella Terra Promessa con Giosuè fu caratterizzato da un periodo di relativa calma, determinato anche dagli impegni che erano stati solennemente assunti nell’Assemblea di Sichem. Ma ben presto gli animi si assopirono, cambiò la generazione che cominciò a fare del male agli occhi del Signore lasciandosi allettare dai Baal e dimenticando tutto ciò che il Signore aveva operato con i Padri, ultimo Giosuè. Le conseguenze furono nefaste. L’intervento del Signore si fece sentire e si adeguò al comportamento altalenante del popolo, suscitando periodicamente dei comandanti carismatici e salvatori, detti Giudici, che liberavano il popolo dall’oppressione nemica. La storia si è ripetuta nel corso del tempo nella vita del nuovo popolo di Dio, la Chiesa. Il Signore non ha mai mancato di suscitare al tempo opportuno personalità carismatiche che hanno salvaguardato la Chiesa, nuovo popolo d’Israele, dall’allettante presa di ideologie subdole e contrarie al Vangelo. Oggi la Liturgia ne ricorda una, il papa S. Pio X (1835-1914), il primo proveniente dal ceto contadino, che con la sua personalità e la variegata opera pastorale, ha determinato la vita della Chiesa d’inizio del secolo XX. Dopo aver percorso tutte le tappe ministeriali, sacerdote, vescovo e patriarca di Venezia (1893) sul soglio pontificio difese l’integrità della fede cattolica dal modernismo, promosse la comunione eucaristica dei fanciulli, la riforma ecclesiastica, la formazione dei sacerdoti, la riforma liturgica ed il canto sacro. In particolare viene ricordato per l’elaborazione e la diffusione del Catechismo che va sotto il suo nome, e sul quale tanti di noi si sono formati. P. Angelo Sardone