1125. «Ora va’, conduci il popolo là dove io ti ho detto. Ecco, il mio angelo ti precederà»

La semina del mattino
1125. «Ora va’, conduci il popolo là dove io ti ho detto. Ecco, il mio angelo ti precederà» (Es 32,34).

La debolezza del popolo di Israele, nonostante i ripetuti appelli di Mosè alla fedeltà ed alla fiducia in Dio salvatore, è davvero grande. La stanchezza e lo sguardo all’indietro, frena sistematicamente il suo cammino fisico e spirituale. Il vitello d’oro esorto ad Aronne fa scatenare l’ira di Mosè e la sua profonda delusione. L’aiuto che gli viene dal Signore gli ridarà coraggio perché l’opera è di Dio. Nella storia dell’uomo e della Chiesa si ripetono spesso situazioni analoghe e Dio ha puntualmente la soluzione attraverso gli eventi e le persone. Oggi si celebra la memoria di S. Ignazio di Loyola (1491-1556), il grande fondatore della Compagnia di Gesù, i Gesuiti, certamente uno dei santi eminenti dell’agiografia cristiana. Votato a tutt’altra vita come cavaliere, durante il periodo della convalescenza per una seria ferita riportata in battaglia si imbatte in Gesù e si converte. La confessione generale dei suoi peccati lo porta a spogliarsi di tutto per dedicarsi completamente a Cristo. Un gruppo di suoi ammiratori e compagni si accosta a lui ed insieme danno inizio alla Compagnia di Gesù, consacrandosi a Lui. Le profonde meditazioni sulla vita cristiana e la sequela di Cristo lo porteranno ad elaborare il celebre strumento letterario e spirituale degli esercizi spirituali che ancora oggi segnano positivamente spirituale il cammino dei cristiani di ogni tempo. La Compagnia ha prodotto in tanti secoli di vita, straordinarie figure di Santi che testimoniano la validità della scelta carismatica e della proposta spirituale di un uomo di fuoco, tale significa il nome Ignazio, la cui santità ancora oggi attrae ed è veicolo di salvezza per tanti. P. Angelo Sardone