1120. «Io lo metto alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge»

La semina del mattino
1120. «Io lo metto alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge» (Es 16,2).

Il popolo di Israele nel suo cammino verso la Terra Promessa ha subìto numerose prove che hanno contribuito alla maturazione di fede, di obbedienza ed abbandono nelle mani di Dio, il vero condottiero e liberatore. La medesima esperienza è toccata a numerosi personaggi del mondo biblico come a Gioacchino ed Anna, i genitori della Beata Vergine Maria, i nonni di Gesù, la cui memoria liturgica sí celebra oggi. Si deve a S. Paolo VI, in occasione della riforma del nuovo calendario liturgico, il 1969, dopo quanto era già avvenuto il 1584 con Gregorio XII, l’unificazione dei due coniugi nella medesima festività. La Sacra Scrittura non riporta alcun elemento che richiami i loro nomi e la loro identità, anche se la vicenda della loro vita, è descritta nel Proto-evangelo di Giacomo, uno scritto apocrifo del II secolo, ed in altri testi coevi. Anna proveniva dalla tribù di Levi, Giacchino dalla stirpe di Davide: la loro famiglia conduce, attraverso Maria, alla nascita di Gesù Cristo. In epoca medievale si diffonde la conoscenza dei due sposi, anziani e senza figli, sull’onda degli scritti apocrifi. Gioacchino, cacciato dal Tempio perché non ha prole, si ritira tra i pastori ed ha un sogno nel quale un Angelo gli preannuncia la nascita di Maria. La stessa cosa avviene per Anna. Il loro incontro presso la Porta Aurea di Gerusalemme esprime la gioia dell’attesa della loro figlia. Il loro culto e la devozione sono diffusi in ogni parte del mondo: S. Anna è patrona delle madri di famiglia, delle vedove ed è invocata contro la sterilità coniugale e nella buona risoluzione dei parti, con la triplice richiesta di un parto felice, un figlio sano e latte sufficiente per poterlo allevare. Auguri a tutti coloro che portano i loro nomi, perché la protezione di questi santi vegliardi sia efficace sostegno nel cammino della vita e nel superamento di ogni tipo di difficoltà. P. Angelo Sardone