105. «Ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità» (Ef 1,25).

La semina del mattino
105. «Ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità» (Ef 1,25). La vocazione religiosa rimane sempre frutto di un mistero e di un rapporto d’amore: Dio che chiama e l’uomo che risponde. Secondo i criteri biblici, evidenziati particolarmente dai profeti, la chiamata precede la nascita umana: nel cuore di Dio si nasce prima che dal grembo della madre. La chiamata preordina ad un cammino di perfezione che si specifica in una missione ben precisa che si scopre e si realizza pienamente man mano che si cammina. L’ideale primordiale inciso da Dio nel cuore dell’uomo è la santità che svincola da tutto ciò che non porta a Dio. Una testimonianza concreta di tanta risposta alla grazia è S. Teresa d’Avila (1515-1582), la riformatrice del Carmelo, patrona degli scrittori cattolici e dottore della Chiesa, donna di intelligenza straordinaria e di singolare ardore. Malferma nella salute fisica, resisté inizialmente alla grazia che poi l’ebbe vinta. Entrò nel Carmelo e solo a 39 anni raggiunse la conversione con l’aiuto e la collaborazione di valenti guide spirituali. Dinanzi ad un rilassamento delle Comunità religiose nella pratica della Regola di vita, maturò l’idea di vivere meglio quella primitiva. Insieme con S. Giovanni della Croce operò una riforma epocale che sfociò nella costituzione dei Carmelitani contemplativi, detti Scalzi. Tenace e combattiva, infaticabile nei viaggi e nelle relazioni, è tra le mistiche più grandi di tutti i tempi. Le sue opere letterarie, soprattutto il “Castello Interiore”, presentano una dottrina di non facile ed immediata comprensione ma che tuttora affascina il popolo di Dio. P. Angelo Sardone