1005. «Seguiamo il Signore facendo memoria del suo ingresso salvifico, partecipi del mistero della croce per aver parte alla risurrezione»

La semina del mattino

1005. «Seguiamo il Signore facendo memoria del suo ingresso salvifico, partecipi del mistero della croce per aver parte alla risurrezione» (Monizione liturgica).

Con la benedizione delle palme e la processione che fa memoria del solenne e trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme, comincia la Settimana Santa. In essa la Chiesa celebra i misteri della salvezza che sono portati a compimento da Cristo negli ultimi giorni della sua vita, a cominciare dal suo ingresso come Messia. La Domenica delle Palme o «della Passione del Signore» unisce il trionfo di Cristo e l’annuncio della prossima Passione. In un clima di grande festa si ricorda l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, luogo della sua passione. Il segno delle palme o dei rami di ulivo benedetti e le acclamazioni gioiose come i bambini ebrei, colora di luce la festa che prepara il triduo pasquale e la commemorazione della Pasqua. Il corredo liturgico della Parola è di grande e profonda evocazione del mistero del servo di Jahwé assistito dal Signore, che, senza opporre resistenza, si presenta mansueto ai flagellatori che lo insultano, gli strappano la barba e lo coprono di sputi. Umiliato ed esaltato, ricuce i rapporti dell’uomo con Dio. Nel drammatico racconto della sua passione viene delineata la storia di un amore che si ricompone attraverso il sacrificio dell’uomo Dio. Oggi è importante partecipare al rito liturgico ed alla processione onde ricevere il ramoscello di ulivo che non deve essere considerato un amuleto o solo il segno della pace e degli auguri, ma testimoniare la propria fede in Cristo, il re-messia che sta per compiere la vittoria pasquale sul male e sulla morte. P. Angelo Sardone