46. «Se vuoi essere perfetto va, vendi quello che possiedi» (Mt 19,21)

_La semina del mattino_
*46. «Se vuoi essere perfetto va, vendi quello che possiedi» (Mt 19,21).*
L’incontro del giovane ricco con Gesù è la metafora dell’incontro personale e decisivo con Cristo. Evoca il desiderio di sapere “_cosa fare di buono per avere la vita_” e conoscere “_quello che manca ancora_” perché la vita sulla terra, pure vissuta nella piena osservanza della legge, sia *davvero felice*. Gesù inizialmente ribadisce l’osservanza dei comandamenti come mezzo efficace per entrare nella vita senza fine. Il giovane asserisce la loro piena osservanza. A seguito di ciò, Gesù _consiglia la scelta più radicale che guarda alla perfezione_. Egli stesso aveva richiesto ai suoi seguaci di «_*essere perfetti come il Padre che è nei cieli*_». Nei passaggi incalzanti della proposta e dei verbi adoperati da Gesù nell’enunciato, la Chiesa ha visto le tracce dei cosiddetti “*consigli evangelici*”, riservati ad alcune persone in particolare, chiamate a percorrere il cammino della perfezione nella via della _*povertà, castità ed obbedienza*_. Il traguardo in cielo è un *tesoro*: per raggiungerlo occorre andare, cioè staccarsi da se stessi e dai beni materiali, venderli e donare il ricavato ai poveri. Solamente dopo si potrà essere in grado di seguire il Maestro e _vivere per Lui e per il suo corpo, la Chiesa_, in una donazione di sé che abbraccia tutta l’esistenza e rende fecondo ogni apostolato. Il giovane non accolse la proposta di Gesù; si tirò indietro e se ne andò via, triste. Il commento dell’evangelista è lapidario: «*perché aveva molti beni*». Gli mancò il coraggio e la forza per distaccarsi da essi. _P. Angelo Sardone_