Sintesi liturgica.
Domenica delle Palme.
Comincia oggi la Settimana Santa nel corso della quale, a partire dall’ingresso solenne di Gesù, il Messia, al Tempio di Gerusalemme, la Chiesa celebra il compimento della salvezza da Lui operato. La Liturgia commemora gli ultimi giorni della vita di Cristo sulla terra ed i misteri dell’umana redenzione. I testi sacri riportano il terzo Carme del Servo di Jahwé, la cui missione si svolge con criteri diversi da quelli del mondo: risponde al male col bene, non oppone resistenza, è vittima di gratuita sopraffazione, è umile, capace però di dare speranza a chi è sfiduciato. I temi lirici ed i toni drammatici si riconoscono nel mistero della Passione di Cristo che riproduce alla lettera i tormenti del servo scomodo: ha il dorso flagellato, è vittima di sputi ed insulti da parte dei soldati, subisce umiliazioni, muore in croce. Il Signore Dio però lo assiste rendendo la sua faccia dura come pietra e lo assiste, perché non resti confuso. Il racconto della passione mentre anticipa quello che avverrà tra il giovedì ed il venerdì santo, offre le coordinate storiche e teologiche del dramma dell’uomo-Dio che, rinunziando al suo privilegio divino, ha scelto la condizione umana del servo nella dinamica dell’obbedienza fino alla morte sulla croce, il più terribile dei martìri. L’esaltazione che segue è il compimento naturale dell’azione di Dio che gli offre il nome nuovo, il Signore, dinanzi al quale si piega ogni ginocchio. L’ingresso trionfale di Cristo apre il cuore alla speranza di un mondo nuovo e dell’uomo nuovo che, pur passando attraverso il mistero della condanna, della sofferenza e della morte, risorge con Cristo a vita nuova, alla vita che non ha fine. P. Angelo Sardone