La semina del mattino
2162. «Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato» (Sal 2,7).
Questa formula di intronizzazione regale era adoperata in Israele quando un re saliva al trono. Si diceva infatti che Dio lo generava simbolicamente come suo figlio. Nel Nuovo Testamento è usata spesso per affermare la filiazione divina di Cristo-Messia. Anche se nel contesto biblico non si riferisce propriamente al giorno di nascita, come ad un compleanno, la sento oggi applicata a me. In questo giorno, infatti, l’11 novembre di 71 anni fa, mia mamma mi ha dato alla luce. Come per tutti anche per me il giorno del compleanno è motivo di gioia per ringraziare il Signore per il dono della vita, la rinascita nello Spirito col sacramento del Battesimo ed il conferimento del sacro Ordine del Presbiterato. Mi sento anche particolarmente protetto e benedetto da Martino di Tours (316-397) il santo di cui oggi si celebra la Memoria liturgica, una bellissima testimonianza di fede e di carità per tutti i tempi. Di lui, soldato prima e poi monaco e vescovo di Tours, si ricorda il gesto di carità verso un povero infreddolito, quando tagliò a metà il suo mantello militare e glielo donò; ma anche l’umiltà, la bontà la solidarietà ed una singolare espressione a conclusione della sua vita quando, commosso fino alle lagrime con coloro che piangevano la sua fine imminente, disse al Signore: «Signore, se sono ancora necessario al tuo popolo, non ricuso la fatica: sia fatta la tua volontà». Vorrei tanto portare dentro di me un riflesso dello spirito, della fede e della luce di S. Martino, con gli occhi capaci di vedere le necessità e le sofferenze dei fratelli, per confortare gli affaticati e gli oppressi e continuare ad impegnarmi lealmente al servizio dei poveri e dei sofferenti. Come anche, senza ricusare la fatica, rispondere in maniera sempre più adeguata ai bisogni della messe delle anime, portando a tanti fratelli e sorelle, giovani, piccoli e grandi, calore umano e luce spirituale soprattutto nei momenti più freddi e bui della vita. Non mancherà oggi una preghiera particolare anche per chi, come te, sento vicino nella fede, nella condivisione degli ideali carismatici e nell’affetto fraterno. P. Angelo Sardone