Perché un orto solidale?
La figura dell’agricoltore, come le parabole sull’agricoltura e la pastorizia, sono scene che spesso tornano nei Vangeli. Gesù usava quasi sempre un linguaggio molto “naturale”per parlare alle folle, indicava una strada già percorsa dalla meraviglia del Creato e lo fa ancora oggi. Davanti ai nostri occhi lo spettacolo della natura che si rinnova, l’immagine dell’uomo semplice con le mani solcate dal lavoro, o di un seme morto nel terreno, sono la sintesi della nostra FEDE.
Se per un attimo proviamo a sollevarci, a guardarci dall’alto, purtroppo non vediamo più quegli uomini e quelle donne custodi del giardino, piuttosto tanta gente stanca in fila, davanti ad un supermercato, a comprare insalata già lavata e spinaci surgelati. Vediamo allevamenti intensivi che stanno inquinando il pianeta, coltivazioni geneticamente modificate, pesticidi e diserbanti che uccidono giorno dopo giorno la purezza delle falde acquifere.
Oggi siamo quelli della fretta e dello spreco, del tutto già pronto, delle vaschette monoporzioni e tutto consumato nel minor tempo possibile. Siamo consumatori, anche attenti, ma sempre consumatori, a volte ci dimentichiamo di quanto è dignitoso mangiare del nostro lavoro, lasciare il tempo a una piccola piantina di crescere e portare frutto. La CARITÀ fraterna è condivisione, è partecipazione alla vita degli altri, non esiste forse un altro modo di amarsi che non sia questo.
Come possiamo amarci senza correre il rischio di sporcarci o di sudare, di lavorare per offrire e donare il frutto del proprio lavoro?! Le famiglie rogazioniste vogliono impegnarsi ad offrire un po’ del loro lavoro, vogliono coltivare un piccolo orto, nel modo più sostenibile ed ecologico possibile, e provare a donare i frutti ricavati, un terreno messo a disposizione e un impegno da parte di tutti per custodirlo e coltivarlo.
Vogliamo trovare il tempo per veder crescere una lattuga, per portare tanta acqua ai pomodori, per sporcarsi piedi e mani e speriamo poter ricavare delle belle cassettine piene di verdura estiva da donare a chi ne ha bisogno. Ringraziamo fin da ora chi vuole appoggiare o sostenere questo piccolo progetto o anche chi magari può sposare l’idea e realizzare altri orti solidali, perché aspettare un seme che, caduto in terra, si apre e cresce, è aspettare un’amicizia che si consolida, è un messaggio d’amore per gli altri e di cura per il creato che si diffonde.
Fiduciosi del sostegno del Signore, ci affidiamo alla protezione di Maria e all’intercessione del nostro Sant’Annibale.