VIª domenica di Pasqua.

Sintesi liturgica.

VIª domenica di Pasqua.

Giuda e Sila, esponenti autorevoli della Comunità di Gerusalemme, insieme con Paolo e Barnaba sono inviati dagli Apostoli e dagli anziani a riferire alle diverse Chiese le risoluzioni del Concilio prese insieme con lo Spirito Santo: astenersi dalle carni offerte agl’idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. L’osservanza della legge di Dio e delle parole di Gesù è la più certa dimostrazione del reciproco amore tra Dio e l’uomo, sancito dal dono della pace e confermato dall’azione del Paraclito, il Consolatore. La nuova Gerusalemme, la città santa, scende dal cielo e risplende della gloria e della luce dell’Agnello. È maestosa e preziosa, con alte mura e dodici porte sui basamenti degli Apostoli. Il suo tempio sono Dio Padre Onnipotente e Cristo Gesù, l’Agnello immolato. P. Angelo Sardone