V Domenica di Pasqua

V Domenica di Pasqua. Nella Chiesa primitiva, in pace per tutto il territorio della Palestina, consolidata in Dio, itinerante nel timore del Signore, confortata dallo Spirito Santo ed in crescente numero di adepti, comincia ad affermarsi il nuovo discepolo Saulo e la sua predicazione. L’amore insegnato da Gesù esige la sua realizzazione nei fatti, nella verità e nell’osservanza dei comandamenti. Quando la coscienza non ha nulla da rimproverare, qualunque richiesta è fatta a Dio, viene da Lui generosamente corrisposta. Il segno evangelico della vite e dei tralci richiama l’esigenza di rimanere profondamente innestati in Cristo (vite), di essere potati da Dio (vignaiolo) e di chiedere a Lui con fiducia, certi di essere esauditi. Portare molto frutto e diventare discepoli di Gesù è conseguenza evidente di una seria adesione a Lui e dell’efficacia della linfa vitale del suo amore che circola in noi e tra noi.

P. Angelo Sardone.