III domenica di Quaresima

Tra le parole pronunciate da Dio al popolo d’Israele vi è particolarmente il “decalogo”, i dieci comandamenti, consegnati perché siano osservati. “Così Dio predisponeva l’uomo alla sua amicizia e alla concordia con il prossimo” (S. Ireneo). Essi che sono “limpidi e danno luce agli occhi”, costituiscono la legislazione positiva che regola la vita dell’uomo secondo la potenza e la sapienza di Dio che si manifesta pienamente in Cristo. La sua crocifissione, scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani, è vera sapienza e vera fortezza. Gesù, divorato dallo zelo della sua casa, scaccia i mercanti del tempio e come segno della sua autorità, preannunzia la distruzione del tempio del suo corpo con la morte e, dopo tre giorni, la risurrezione. La Scrittura, i prodigi compiuti da Gesù e la sua risurrezione, determinano e fanno crescere la fede. P. Angelo Sardone.