III domenica di Pasqua

III domenica di Pasqua. Gli Apostoli insegnano nel Nome di Gesù, il risorto, obbedendo a Dio piuttosto che agli uomini. È Dio infatti che lo ha risuscitato ed innalzato alla sua destra per dare la grazia della conversione e il perdono dei peccati. Per questo gli oltraggi da loro subiti li rendono lieti. Angeli, anziani ed esseri viventi, innumerevoli, inneggiano a Cristo, Agnello immolato e a Dio che siede sul trono, gridando: “Amen, potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione”. La pesca fatta da Pietro ed altri sei apostoli con lui, su precisa indicazione del Maestro, si rivela miracolosa ed offre l’occasione a Gesù di mostrarsi per l’ennesima volta dopo la risurrezione. Pietro ha il modo concreto per riscattarsi dal triplice rinnegamento, affermando ogni volta con cuore pentito alla triplice domanda di Gesù il suo “ti amo!”. Gesù gli conferisce il potere di pascere la Chiesa, nel segno delle pecore e gli agnelli, gli indica con quale morte glorificherà Dio ed ancora una volta gli dice: “Seguimi!”. Ogni autentica conversione è frutto di una appassionata confessione di amore verso il Signore e di disponibilità piena a seguirLo. P. Angelo Sardone