IIª Domenica di Avvento

Sintesi liturgica. IIª Domenica di Avvento.

Le radici ed il tronco di Iesse sono le immagini profetiche che delineano l’origine davidica del Messia. Egli sarà investito dello Spirito del Signore e sarà vessillo per i popoli. Con la sua presenza e la sua missione determinerà un tempo di pace, esemplificato dalla condivisione e vicinanza di bestie selvatiche con quelle domestiche e dalla terra ripiena della conoscenza di Dio. L’invito alla conversione è parte integrante del messaggio di Giovanni, il Precursore di Gesù, che battezza sulle rive del Giordano ed evoca nella predicazione il profeta Isaia. Il suo comportamento è esemplare e coerente: il suo vestito è di peli di cammello; il cibo sono cavallette e miele selvatico. Il suo linguaggio è duro ed intransigente verso tutti, in particolare i farisei e sadducei; riconosce la fortezza di Chi viene dopo di lui e la sua indegnità finanche di portargli i sandali. La Sacra Scrittura è istruzione per tenere viva la speranza e rendere gloria a Dio in Gesù Cristo che dimostra la fedeltà del Signore nel compiere le sue promesse e la sua riconosciuta infinita misericordia. P. Angelo Sardone