II domenica di Avvento

II domenica di Avvento. Il lutto e l’afflizione cedono il posto allo splendore della gloria che viene da Dio. La giustizia come un manto, il diadema, lo splendore, sono i connotati di una nuova era di pace e di esultanza. Dio spiana le montagne e colma le valli perché il popolo proceda al sicuro ed i figli tornino con gioia, ricondotti da Dio con giustizia e misericordia. In un periodo storicamente documentato, la parola di Dio prende possesso nel deserto della vita di Giovanni che predica un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. È la voce che grida nel deserto ed invita a raddrizzare le strade tortuose ed i sentieri e preparare la via del Signore perché ogni uomo veda la Sua salvezza. La preghiera va fatta con gioia: Dio porta a compimento l’opera buona da noi iniziata. La carità si sviluppa in conoscenza e pieno discernimento per distinguere e poi scegliere ciò che è meglio. È questa una indicazione ed un frutto concreto dell’Avvento. P. Angelo Sardone.