Giovedì santo

Benedizione degli olii e consacrazione del crisma. Oggi è il giorno del sacerdozio e dell’Eucaristia, sacramenti sgorgati dal Cuore di Cristo come da “un parto gemello”, per il servizio del popolo di Dio e per il suo nutrimento.

Gesù unge e consacra i sacerdoti, stirpe benedetta, mettendo le loro “mani a servizio delle sue mani” (Benedetto XVI) per portare l’annunzio, proclamare la libertà ai prigionieri, donare la vista ai ciechi. Il Triduo Pasquale inizia con i grandi gesti di umiltà di Gesù: la lavanda dei piedi agli apostoli e il dono di se stesso nel segno del pane eucaristico, vero cibo e bevanda di vita. “Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue … ogni volta che fate questo, voi riattualizzate la mia passione, morte e risurrezione”: questo compito di amore e di servizio è affidato all’amore ed alla responsabilità di creature povere, deboli, uomini a volte anche traditori, ma scelti da Lui e resi grandi in dignità e potere, per amministrare realtà immensamente sacre e guidare le anime. Pur nella nostra fragilità, noi sacerdoti viviamo ed agiamo “in persona Christi” per la gloria di Dio ed il bene delle anime.

P. Angelo Sardone