Festa della Trasfigurazione di Gesù

Sintesi liturgica.

Festa della Trasfigurazione di Gesù.

Nelle sue visioni notturne il profeta Daniele vede un vegliardo ed uno simile ad un Figlio d’uomo. Le caratteristiche di entrambi, veste candida e capelli bianchi il primo, potere e regno eterno il secondo, richiamano simbolicamente il Padre ed il Figlio nella loro maestà e trascendenza. Accompagnato da Pietro, Giacomo e Giovanni, scelti e condotti con sé su un alto monte, Gesù è trasfigurato davanti a loro. Si realizza una eccezionale teofania: il volto brilla come il sole e le vesti diventano candide come la luce; appaiono Mosè ed Elia a conversare con Lui. Lo sconcerto dei tre Apostoli è grande come la paura, lo stupore ed il desiderio che l’esperienza non finisca. La voce del Padre, maestosa, dall’alto sancisce l’identità del Figlio, il suo amore per Lui ed il dovere di tutti di ascoltarlo. La testimonianza oculare di Pietro conferma l’evento della Trasfigurazione, potenza di onore e gloria, mettendola in relazione con quanto i profeti avevano scritto e proclamato, parola degna di attenzione, simile a lampada che brilla nell’oscurità fino a quando giunge il giorno. P. Angelo Sardone