Epifania del Signore, manifestazione del suo mistero, chiamata alla fede di tutte le genti. Tre Magi, dai loro paesi lontani seguendo la stella e pieni di grandissima gioia si recano a Betlemme per conoscere Gesù, lo adorano, e prostratisi dinanzi gli offrono doni che evocano la sua regalità (oro), la divinità (incenso), la sua umanità (mirra). Condividono la stessa eredità del popolo d’Israele, formano lo stesso corpo, diventano partecipi della stessa promessa del Vangelo. Il bambino che tanto turba Erode e tutta Gerusalemme, come preconizzato dalle Scritture, è il capo e pastore del suo popolo. L’umanità intera è chiamata a rivestirsi di luce con la gloria che brilla e che si è manifestata nel mistero dell’Incarnazione. Seguendo la luce e rivestìti di essa, abbiamo conosciuto Cristo attraverso la fede, contemplando la grandezza della sua gloria. Siamo chiamati ad essere ogni giorno “epifania”, cioè manifestazione del Signore che ci trasforma, “riconoscendo il suo tabernacolo posto nel sole” (S. Agostino). P. Angelo Sardone.