43. «Io ho ricambiato a te quello che hai fatto tu!» (Ez 16,59).

_La semina del mattino_
*43. «Io ho ricambiato a te quello che hai fatto tu!» (Ez 16,59).*
L’antica legge ebraica del “*talione*” _(talis-qualis)_, prevedeva di ripagare un torto subìto con uno uguale: _*occhio per occhio dente per dente!*_ (Lev 24,19). Essa è superata dalla legge dell’amore di Dio in forza della fedeltà all’alleanza stabilita col suo popolo e rinnovata come _eterna_. La metafora della storia di Israele raccontata dal profeta Ezechiele (Ez 16) in forma altamente poetica, vuole far comprendere al popolo di Dio _gli abomini commessi e la grandezza del perdono e della misericordia del Signore_. Israele è presentata come una *donna*, figlia di un Amorreo ed una Ittita, aborrita come oggetto ripugnante ed abbandonata in aperta campagna il giorno stesso della nascita. _*Dio le passa accanto in epoche diverse*_, la vede dibattersi nel sangue, poi nella pubertà, cresciuta come l’erba, splendente di bellezza, stende il suo mantello e le copre la nudità. Quindi *la fa sua sposa* adornandola di vesti, ricami, stoffe preziose, braccialetti, orecchini, collane, anello, mettendole una corona sul capo e concludendo con lei un’alleanza. Infatuata della sua bellezza essa *si prostituisce* concedendosi ai passanti. In forza del suo amore, Dio le perdona quello che ha fatto, addossandole però _*vergogna e confusione che la mettono a tacere*_. La storia di amore di Dio nei confronti del suo nuovo popolo, la Chiesa, continua con i medesimi parametri di compassione, misericordia e perdono, con l’alleanza di Cristo, stabilita una volta per sempre con la sua morte e risurrezione. _P. Angelo Sardone_