294. «Capisci quello che stai leggendo? E come potrei capire, se nessuno mi guida? E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui»

La semina del mattino
294. «Capisci quello che stai leggendo? E come potrei capire, se nessuno mi guida? E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui» (At 8, 30-31).

Un funzionario di Candace, regina di Etiopia ed amministratore dei suoi beni, è stato a Gerusalemme per il culto ed ora se ne ritorna scendendo verso Gaza e leggendo a voce alta il profeta Isaia. Il passo fa riferimento ad uno dei Canti del Servo di Jahwé. Lo Spirito Santo indirizza Filippo su quella strada e gli impone di accostarsi al carro. Il diacono obbedisce, si ferma ed incuriosito chiede all’etiope se capisce quello che sta leggendo. La risposta è perentoria: “come faccio a capire se non c’è nessuno che me lo spiega!” Invita l’incuriosito passante a salire con lui sul carro e gli chiede di chi sta parlando il profeta, se di se stesso o di altri. Il diacono allora lo catechizza e partendo dalla Scrittura gli parla di Gesù e della sua recente vicenda di morte e risurrezione. Convinto da quanto il diacono annunciava, poiché erano giunti in un luogo dove c’era acqua, l’etiope gli chiede il battesimo. Filippo glielo amministra con gioia e dallo Spirito viene poi rapito, portato ad Azoto ed evangelizza tutte le città che attraversa. Quante volte capita di leggere passi biblici senza capire abbastanza. Non basta la buona volontà e i mezzi cartacei o informatici che soprattutto oggi sono a portata di tutti per una conoscenza che tante volte è sommaria ed incompleta. Ci vuole qualcuno che si fermi accanto al nostro carro: ma ci vuole anche da parte di chi è sul carro della formazione e dell’impegno di vita cristiana, l’invito esplicito a chi è deputato a questo servizio, la disponibilità ad ascoltare e a farsi immergere nell’acqua della fede un po’ più autentica. P. Angelo Sardone