284. «Il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza» (At 4,31).

_La semina del mattino_

*284. «Il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza» (At 4,31).*

La preghiera della prima comunità di Gerusalemme è profondamente biblica e nello stesso tempo ricca di attualità. Si esprime col corredo della storia e della teologia del Vecchio Testamento e si concretizza nel presente che risente degli *avvenimenti lieti e tristi che occorrono soprattutto agli Apostoli.* È il modello sempre attuale dell’autentica preghiera cristiana che la _*liturgia ha adottato dal testo sacro della Bibbia, facendo uso sistematico dei salmi.*_ La bellezza di questa preghiera è determinata dal fatto che la storia del passato è propedeutica al presente, parte integrante della conoscenza dei convertiti. *Non è aleatoria ma si concretizza nell’oggi,* tiene conto delle situazioni ed invoca la potenza di Dio con segni e miracoli che attestano la verità della risurrezione di Cristo e la grandezza e l’efficacia del suo nome. Il sigillo dal cielo viene attraverso le forme teofaniche tipiche del passato: *il rombo, il tremore della terra e delle pareti, la discesa dello Spirito Santo.* A partire dalla Pentecoste, la Chiesa nascente viene invasa dall’onda dello Spirito che consola, dà forza e vigore, imprime coraggio, ammaestra, opera prodigi straordinari e guarigioni. Il risultato più vistoso è il coraggio di cui tutti sono dotati di annunziare con franchezza la Parola di Dio. *Quanto Spirito bisogna ancora invocare oggi per i cristiani* che hanno cancellato la memoria del passato e si sono rintanati nella paura del presente, l’incognita del futuro e la difficoltà di annunziare con franchezza con la vita il mistero di Cristo! _P. Angelo Sardone_