La semina del mattino
1644. «I santi Innocenti furono uccisi per Cristo, Agnello senza macchia, e in cielo lo seguono cantando sempre: Gloria a te, o Signore».
L’antifona odierna della Messa dei santi Innocenti, esprime in forma compiuta il cruento martirio di bimbi ignari della grandezza del Bimbo per il quale veniva loro strappata la vita. Anche se la pagina evangelica di Matteo riassume in poche battute il tragico avvenimento e richiama la profezia di Geremia sul dolore di Rachele che piange i suoi figli, l’evento fu davvero un turpe assalto alla vita, privandola a bambini sotto i due anni del comprensorio di Betlemme, contemporanei di Gesù bambino. Sono essi «fiori di martiri», teneri germogli, infanti privilegiati che parlano col sangue. Il superbo Erode, assetato di potere, non vedendo più tornare i Magi che avevano preso un’altra strada, comandò questo terribile massacro che, a detta degli storici, toccò una ventina circa di bambini. Essi, come i novelli Innocenti di oggi, uccisi dall’egoismo e dalla violenza, non solo nelle zone di guerra, ma anche nel grembo delle madri, sono come la primizia di coloro che seguono l’Agnello quando si manifesterà la sua vittoria su ogni male. Fu profetica l’intuizione del beato Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano, che il 28 dicembre 1936 consacrò ai Santi Innocenti l’altare della chiesa di San Giuseppe nella clinica Mangiagalli, dove tempo dopo senza più fermarsi, cominciarono ad essere eseguiti gli aborti autorizzati in Italia. A questo esecrando massacro di persone innocenti, incapaci a difendersi, legittimato in tanti paesi del mondo in nome di discutibili diritti civili che violano la natura, si aggiunge ciò che moderni senza scrupoli chiedono con l’eutanasia dei bambini disabili e le subdole forme culturali tese a deviare l’identità sessuale a cominciare proprio dai bambini, e discreditare, se non annullare le figure naturali del padre e della madre. Da queste nuove stragi, liberaci Signore! P. Angelo Sardone