La famiglia laboratorio di umanizzazione

Nel videomessaggio per il mese di agosto, il Pontefice esorta a prendersi cura delle famiglie che sono “vere scuole del domani, spazi di libertà, centri di umanità” (Papa Francesco)

Il Pontefice considera la famiglia “la migliore eredità possibile” che possiamo lasciare al mondo e al futuro.

Famiglie, scuole del domani

In questo contesto, l’intenzione del Papa mira a prendersi cura delle famiglie, “vere scuole del domani”. Il suo messaggio è un appello affinché le famiglie si dedichino al dialogo, alla condivisione e a vivere esperienze comuni, a imparare ad accogliersi e a perdonarsi. Come ha ricordato nel 2013, è “il primo luogo dove si impara ad amare”. Allo stesso tempo, Papa Francesco mette in guardia da un crescente pericolo:

L’individualismo esasperato che snatura i legami familiari e finisce per considerare ogni componente della famiglia come un’isola, col rischio di creare dinamiche di insofferenza e di aggressività(Amoris Laetitia, cap. II Realtà e sfide delle famiglie).

Prendo spunto dal commento di un giornalista per condividere una realtà importantissima: “La famiglia si difende testimoniando la sua bellezza”. Una società senza famiglia non può esistere, si autodistruggerebbe.

La famiglia è il luogo dove si crea umanità e va difesa testimoniando la sua bellezza, la sua efficacia e la sua utilità per tutta la società”.

La famiglia ha bisogno di testimoni credibili

Non è più tempo di aspettare, bisogna mettersi in movimento, agire ma soprattutto essere.  Dobbiamo opporci, contrastare chi vuole una società senza i valori della famiglia, sarebbe dannoso per ogni ambito della società. Si dica quel che si vuole ma è di fatto confermato che una società senza la Famiglia non può esiste e di fatto è la famiglia che “muove” la società. Noi, famiglia, dobbiamo testimoniare la bellezza della famiglia, raccontandola, senza urlare, senza forti contrapposizioni che non servirebbero. E’ in famiglia, e solo in famiglia, che si costruisce la società del domani. Una società non può esistere senza famiglia. E questo dobbiamo “dimostrarlo” in ogni modo”.

La famiglia, luogo dove si impara a pregare

Più volte il Santo Padre, nel suo magistero, ha ricordato come sia la famiglia il luogo naturale della trasmissione della fede. Questo significa, senza ombra di dubbio, che le famiglie non possono delegare l’insegnamento della fede: le parrocchie sono importanti, certamente, ma non c’è dubbio che è nella famiglia che si impara a pregare, si imparano le cose vere: le virtù, l’amore verso gli altri.

Riprendo e faccio miei alcuni concetti che ritengo molto significativi. “Oggi il nemico più pericoloso della famiglia è la solitudine. Bisogna aiutare i nuclei familiari a combatterla per restituire loro la forza di riscoprire la propria vera vocazione: la generatività e la solidarietà. Elementi, questi, che potrebbero salvare la nostra società”.

Viviamo con forza il verbo ANNUNCIARE.

“Annunciare” non è sinonimo di “enunciare”: comporta dinamismo appassionato e coinvolgimento integrale di se. L’annuncio è testimonianza. “Possa il mondo del nostro tempo ricevere la Buona Novella non da evangelizzatori tristi e scoraggiati, ma da ministri del Vangelo la cui vita irradi fervore, che abbiano per primi ricevuto in loro la gioia del Cristo” (Evangelii nuntiandi 75).

Ecco, immagine perfetta degli “Apostoli Santi”.

Tocca a noi, non c’è più tempo, non c’è più scusa!!!