Traccia mese di maggio Famiglie Rog di Napoli

Associazione Famiglie Rog

Anno associativo 2018/2019: Il Rogate e l’Eucaristia

 

 

Monastero della Madonna dell’Eucaristia di Subiaco (Rm): Maria ricorda che il Verbo incarnato nel suo seno è lo stesso pane di vita offerto in cibo ai fratelli (Ecclesia de Eucharistia 56).

Maria, donna eucaristica

Giovanni Paolo II parte dalla convinzione che «non possiamo dimenticare Maria» perché ella ha con il SS. Sacramento «una relazione profonda» (EE 53): il «binomio Maria ed eucaristia» è inscindibile (EE 57). Il papa percorre un doppio binario: quello storico e quello liturgico.

Il rapporto di Maria con l’Eucaristia si può indirettamente delineare a partire dal suo atteggiamento interiore. Maria è donna «eucaristica » con l’intera sua vita, durante la quale ella ha sperimentato un insieme di sentimenti che divengono esemplari per tutta la Chiesa: fede, canto, amore, comunione sacrificale, gioia e semplicità di cuore… (EE 53)

L’enciclica Ecclesia de Eucharistia presenta Maria nella logica del dono di sé, di cui è vertice l’Eucaristia.

Già ogni essere umano, creato a immagine di Dio, riflette in sé la natura relazionale di Dio unitrino, sicché «non può trovarsi pienamente se non attraverso un dono sincero di sé» (GS 24).

Proprio in tale contesto s’inserisce l’Eucaristia che esige una cultura del dono di sé e ci aiuta a realizzarlo. Gesù raggiunge il culmine della donazione di sé nella sua passione: ha dato se stesso (Gal 1,4; 1Tm 2,6), la sua vita (Mc 10,45), il suo corpo (Mt 26,26). Anzi egli stesso è il dono per eccellenza che scaturisce all’amore del Padre: «Dio ha tanto amato il mondo da donare il suo Figlio unigenito» (Gv 3,16)[8]. Gesù a sua volta offre tanti doni agli uomini: la Parola (Gv 17,7.14), il Pane di vita (Gv 6,35.51), la pace (Gv 14,27), la Madre (Gv 19,26-27). In particolare egli fa due doni preziosissimi: «dona lo Spirito senza misura» (Gv 3,34) e «la vita eterna» (Gv 10,28). Secondo l’enciclica Ecclesia de Eucharistia, l’Eucaristia non è «un dono, pur prezioso, fra tanti altri, ma è il dono per eccellenza, perché è il dono di se stesso» (EE 11).

Per la prima volta Maria è presentata come «donna eucaristica» (EE 53-58), cioè totalmente relazionale e protesa all’«eucaristia».

EE 55 Maria ha esercitato la sua fede eucaristica prima ancora che l’Eucaristia fosse istituita, per il fatto stesso di aver offerto il suo grembo verginale per l’incarnazione del Verbo di Dio. L’identità fondamentale tra il corpo eucaristico del Signore e quello ricevuto nel grembo di Maria, il papa la esprime affermando che «l’eucaristia, mentre rinvia alla passione e alla risurrezione, si pone al tempo stesso in continuità con l’incarnazione» (EE 55).

  • Maria crede nel Verbo fatto carne.
  • Maria primo tabernacolo.
  • Magnificat cantico eucaristico
  • Unita nell’offerta del sacrificio.
  • Fidatevi della parola di mio Figlio.
  • Presente presso la croce.
  • Assidua alla frazione del pane

 

Maria è donna eucaristica perché pone Dio al centro della sua vita.

 

Anche la coppia ad immagine di Maria è chiamata a vivere la sua consacrazione al Signore come “tabernacolo” della presenza di Dio, della presenza santificante dello Spirito.

Prendendo a modello Maria, la coppia deve costruire la sua vita sul primato di Dio: l’ascolto della parola, l’obbedienza alla Parola, l’offerta di sé. Vivere l’impegno di riscoprire e dare spazio alla preghiera nella vita di coppia, preghiera vissuta e declinata come ringraziamento, adorazione e offerta. (Eucaristia e matrimonio di Bruno Forte)

Un legame profondo esiste tra Eucaristia e Matrimonio

 L’Eucaristia è il vertice, il top della sponsalità. Oltre non si può andare, perchè si diventa “uno” in Gesù. Io nutrito dell’Eucaristia, sono uno con Gesù.  E’ il “Sì” di Gesù Cristo alla sua Chiesa; Gesù dona il suo Corpo alla Chiesa sua sposa.

Gesù Cristo ci fa capire come si ama alla divina, cioè… fino al dono totale.

“Il matrimonio dei battezzati diviene così il simbolo reale (SACRAMENTO) della nuova ed eterna alleanza (UNIONE DI DIO CON L’UMANITà E DI CRISTO CON LA CHIESA) sancita nel Sangue di Cristo”(Familiaris Consortio n.13).

 Gli sposi, per la grazia dei Sacramento del Matrimonio, sono resi capaci di celebrare, attualizzare, di ripresentare nella loro carne ciò che Gesù compie nell’Eucaristia, il dono totale di sé per amore per espandere amore.

Per il Sacramento del Matrimonio, gli sposi sono resi capaci di celebrare nella vita, attualizzare, cioè rendere presente 24 ore al giorno,  nella loro carne, nella loro relazionalità, nella loro reciprocità di uomo-donna, di sposo-sposa, di genitori-figli, ciò che Gesù compie nell’Eucaristia.

Cosa ha compiuto e compie Gesù nell’Eucaristia?  Gesù ha compiuto il dono totale di sé per amore, “Prendi e mangiami”; che cosa fanno gli Sposi nel matrimonio?  Dono di sé per amore, “Prendi, io dono me a te, tu dai te a me”: Eucaristia e Matrimonio hanno lo stesso contenuto di donazione.(Atti della relazione: “Matrimonio ed Eucaristia unico Sacramento Sponsale”  di don Renzo Bonetti del 12/03/2000

 

Partecipando all’eucaristia i coniugi cristiani riconoscono in modo speciale l’assoluto primato dell’iniziativa divina nella loro vita, si aprono alla lode per le meraviglie compiute dall’Eterno nella loro storia ed invocano i doni, di cui hanno bisogno e che da Dio solo procedono

La Cena del Signore aiuta così a suscitare e mantenere nella vita di coppia uno stile di ringraziamento, di adorazione e di offerta, che relaziona tutto a Dio come alla prima sorgente ed all’ultima patria e si apre all’accoglienza di quanto da Lui solo proviene. Questo stile di gratitudine e di meraviglia libera gli sposi dalla prigionia del proprio io e li schiude alle sorprese di Dio. Dove non c’è gratitudine il dono è perduto: dove si fa eucaristia esso diventa pienamente fecondo, anche nella vita coniugale.

Tra l’alleanza nuzuale e l’eucaristia si stabilisce una relazione vitale. Gli sposi traggono dall’Eucaristia la linfa vitale (cioè ispirazione, forza, vitalità) per nutrire il loro amore, la loro fedeltà, il dono reciproco, la generatività, la dedizione ai figli ecc…Come a dire: senza eucaristia l’amore sfiorisce, vacilla, si perde…((Eucaristia e matrimonio di Bruno Forte)

L’Eucaristia cosa dice?  E’ l’amore di Gesù fino alla croce, fino alla morte, fino a dare tutto di sé; i due sposi vanno all’Eucaristia (può essere anche lui solo o lei sola se l’altro non è credente, non è che ci sono problemi), i due vanno all’Eucaristia, e sono aiutati ad amarsi fino a dare la vita, aiutati ad amarsi nel sacrificio e a sacrificarsi per amore.

> Sacrificarsi “per amore”; l’Amore è il contenuto, non vi si chiede di diventare masochisti, Gesù non vi chiede di fare questo, ma vi rende capaci di avere un amore così grande che è capace di sacrificio!

E’ l’amore grande che spinge al sacrificio.

E’ l’amore grande che fa del sacrificio la possibilità di amare di più.

E’ l’amore grande che vi spinge a fare certe scelte per i vostri figli.

E’ per l’amore grande che, quando eravate fidanzati, eravate disposti a tutto pur di dire a lei, a lui, il vostro amore.

Questo amore grande viene ravvivato tutte le volte che vi incontrate con l’Eucaristia.

E’ l’amore grande che vi rende capaci, dentro la trama di tutti i giorni di amare di più.

E’ l’amore grande che vi rende capaci di amare vostro marito anche quando ha la luna.

E’ l’amore grande che vi rende capaci di amare vostra moglie anche quando…

L’amore grande abita dentro il vissuto concreto.

Non solo, l’Eucaristia perché ci è data?  Ci è data per farci crescere a immagine di Gesù.

Questa è la sfida di chi si nutre di Dio: far crescere il figlio di Dio, la figlia di Dio che mi è

accanto. Le domande che vi dovete fare sono queste:

  • Mia moglie è cresciuta accanto a me da quando mi ha incontrato?
  • E’ cresciuta come donna nella sua sensibilità? Nella sua originalità?  Nelle sue caratteristiche?
  • Io uomo, che so trasformare il mondo, che so fare il mio lavoro, ho fatto crescere quella donna che è accanto a me? Quella donna ama di più perché ha incontrato quest’uomo che sono io?
  • Donne, avete fatto crescere i vostri mariti? 0 state cercando di trasformarli a vostra immagine e somiglianza, in modo che non disturbino troppo, che pensino così, che parlino così, che si comportino così, che tendano a fare così?
  • Ho fatto crescere l’originalità di mio marito, le sue capacità, la sua intelligenza?

 

L’Eucaristia è dono di crescita.  Quando due sposi, o uno sposo, vanno all’Eucaristia, vanno per poi essere segno di crescita!

Provate a rivisitare il vostro ordinario, se è abitato dall’amore:

  • Chi ha fatto il caffé stamattina? lui o lei?
  • E con quanto amore l’hai fatto?
  • Ti sei ricordato che era un atto di amore che facevi per tua moglie? per tuo marito?
  • Pensa alle cose più banali!

 

La rèclame più forte di Dio, oggi la troviamo, nel matrimonio realizzato!  Due sposi innamorati dicono con la loro vita che Dio esiste ed è bello!

 

 

 

 

 

Testi di riferimento

  1. Lettera Enciclica Ecclesia De Eucharistia Del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, cap. VI, 53-58.
  2. Simposio Teologico Pastorale Alla Vigilia Del XLVIII Congresso Eucaristico Internazionale Guadalajara, Messico Venerdì, 8 ottobre 2004 Padre Stefano De Fiores
  3. Eucaristia e matrimonio Bruno Forte
  4. Lumen Gentium Capitolo VIII La Beata Maria Vergine Madre Di Dio Nel Mistero Di Cristo E Della Chiesa, cap. VIII.
  5. Cei, Ufficio Nazionale Per La Pastorale Della Famiglia – P.L. Gusmitta, Amarsi sino alla fine. Eucaristia e Matrimonio, unico mistero nuziale, Cantagalli, Siena 2001 (Matrimonio, famiglia e pastorale 4).
  6. Bonetti Renzo (a cura di), Eucaristia e Matrimonio. Unico mistero nuziale, Città Nuova, Roma 2000.
  7. Marialis Cultus Esortazione Apostolica Di Sua Santità Paolo PP. VI, 16.
  8. Lettera Enciclica Redemptoris Mater Del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II Sulla Beata Vergine Maria  Nella Vita Della Chiesa In Cammino
  9. Dalla Lettera Apostolica Di S.S. Giovanni Paolo II Rosarium Virginis Mariæ