10 Anni – sede Atripalda

L’associazione Famiglie Rog è formata da coppie di coniugi cristiani unite nel sacramento del matrimonio, che vivendo il dono di questo sacramento come vocazione, intendono esprimere nella loro vita coniugale e familiare il carisma del Rogate, ossia la preghiera per le vocazioni e la sua diffusione e la carità verso i piccoli e i poveri, carisma trasmesso da Sant’Annibale Maria Di Francia.

Proprio 150 anni fa, nel 1878, infatti, l’ispirazione-intuizione del Rogate è avvenuta nell’incontro giornaliero del giovane Annibale con Gesù in Sacramento, quando “ebbe in mente questo pensiero dominante, cioè che per operare il maggior bene nella santa chiesa […], nessun mezzo fosse tanto sicuro quanto l’accrescersi di eletti ministri di Dio e quindi proficuo sarebbe chiedere insistentemente al Cuore Sacratissimo di Gesù che mandi sulla terra uomini santi e sacerdoti eletti.

Solo in seguito il giovane Annibale restò sorpreso nel leggere nel Santo Vangelo quelle divine Parole “La messe è molta, ma gli operai sono pochi: pregate dunque il Padrone della messe che mandi operai alla sua messe”.

Le Famiglie Rog hanno avuto inizio il 19 aprile 1982 durante un pellegrinaggio in Terra Santa e si sono formate ufficialmente il 31 dicembre 1993. Attualmente l’associazione ha sedi sia in Italia che all’estero.

Ad Atripalda, le Famiglie Rog sono presenti dal 2008. Era il 5 ottobre, quando nel salone parrocchiale di contrada Ischia, le prime coppie si incontravano con l’attuale assistente ecclesiastico p. Angelo Sardone, per iniziare un profondo e serio cammino di fede che ci ha portato fino ad oggi a condividere fraternamente momenti di catechesi, di letture bibliche, di esperienze caritative, di servizio in parrocchia e in diocesi, ma anche momenti di gioia e festa, testimoniando nella nostra semplicità la bellezza dell’essere famiglia. Ed oggi che festeggiamo i nostri primi dieci anni di vita, possiamo soltanto esprimere la nostra profonda emozione e la nostra immensa gratitudine, il nostro costante rendimento di grazie al Signore e alla Vergine Maria per il dono grande ricevuto.

Essere famiglia Rog non significa per noi essere famiglia perfetta, quella dove tutto è in ordine e non c’è mai un problema, ma al contrario, è cercare di essere felici proprio nella nostra imperfezione, accettando i limiti personali e le avversità della vita come stimolo per amare di più.

È sforzarsi di creare relazioni il più possibili vere intorno a noi, a cominciare da noi stessi e dalla nostra famiglia, fino ad arrivare all’amico, al collega, al vicino di casa.

È provare a dare una risposta autentica a quella proposta di amore che Cristo ha rivolto a noi cristiani, scegliendo di non farlo da soli, chiusi nella sicurezza delle nostre case, ma spingendoci oltre, condividendo la nostra vita con un gruppo, una comunità, una grande famiglia, con tutte le difficoltà, gli sfinimenti, ma anche la gioia e la bellezza del sapersi non più soli.

Rendiamo grazie al Signore per la presenza di S.E. il nostro Vescovo Arturo Aiello e di padre Bruno Rampazzo, Superiore Generale dei padri rogazionisti che ci hanno fatto dono del loro tempo prezioso, trovando un po’ di spazio nella loro fitta agenda per questo piccolo gruppo di famiglie in festa.

Grazie a quanti nel corso di questi anni, anni pieni di progetti e speranze, di volti e storie personali,  di incontri e confronti, ma anche di stanchezze e scoraggiamenti, ci hanno sostenuto e arricchito con la loro guida amorevole: padre Angelo Sardone , con il suo zelo e il suo affetto profondo con cui continua tenacemente ad affrontare km per raggiungerci e curare la nostra formazione, Don Enzo De Stefano, con la sua fiducia ed il suo supporto materiale e spirituale fin dall’inizio, Don Fabio Mauriello, con la sua accoglienza sincera e la sua ostinazione nel farci progredire tutti insieme verso la comunione, rispettando lo specifico carisma di ognuno, Stefania e Nico Landolfi che, da responsabili iniziatori, instancabilmente per 8 anni si sono presi cura di noi.

Grazie a tutti i padri rogazionisti che hanno deciso di festeggiare con noi: p. Gilson Maia, nostro assistente ecclesiastico nazionale, che con spirito riformatore e mentalità aperta si sta impegnando per una sempre maggiore unione anche a livello internazionale nella famiglia del Rogate; p. Matteo Sanavio, animatore e motivatore instancabile, dalla vitalità e gioia contagiosa; p. Giovanni Stefanelli e tutto il gruppo di Napoli, che hanno scelto di condividere con noi un momento così importante come il rinnovo delle promesse; p. Nicola Bollino, anche se non presente fisicamente, ed il gruppo di Bari,  la radice storica  di quest’albero meraviglioso e si spera sempre più fecondo,  che sono le famiglie ROG,  l’esempio più alto di tenacia e costanza nel vivere il “Rogate” come coppia e come famiglia; Stefania Robledo, che, a nome di  tutte le missionarie laiche rogazioniste, è tra noi per la prima volta.

Grazie a tutta la nostra vivace comunità, alle nostre suore Piccole Missionarie Eucaristiche, alle signore dell’Apostolato, agli amici dell’AC, ai giovani del MEG, alla nostra Gerarda, a tutti quelli con cui in questi 10 anni abbiamo cercato di formare una meravigliosa e spesso impegnativa cordata umana, una carovana, come diceva Sant’Annibale, di uomini e donne, che hanno ricevuto la vocazione rogazionista laicale e si sforzano di vivere, spingendosi il più lontano possibile, il vero amore di Cristo.

Famiglie ROG Atripalda